Guida dettagliata su come individuare l’ inverter fotovoltaico che fa per noi
L’inverter è un apparato elettronico che serve a convertire la corrente continua in alternata. Il suo utilizzo che prendiamo in considerazione oggi, è quello nel campo del fotovoltaico. Noi sappiamo che un impianto fotovoltaico è composto da pannelli solari regolatori di carica batteria ed inverter. Il suo compito è quello di prendere la corrente dalle batterie o dal pannello solare che è continua a 12 o 24 volt; e trasformarla in corrente alternata a 230 volt.
E’ importante seguire attentamente questi consigli prima di lanciarsi sull’acquisto di un prodotto, perché si rischia di fare solo danni. Bisogna calcolare bene quello il prodotto che occorre al vostro impianto, altrimenti si rischia di spendere soldi inutilmente.
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Non c’è niente di difficile, basta sapere quello che si vuole fare e il gioco è fatto. Se ho un impianto da 12 volt e compro una lampada da 230 volt non accenderà mai. Mentre se faccio al contrario, la lampada esplode. Penso che questo esempio vi abbia spiegato quello che volevo dire, quindi facciamo i controlli giusti prima di comprare.
1) Tipi inverter fotovoltaico in commercio
Di inverter in commercio ce ne sono di tantissimi modelli tutti con caratteristiche diverse; tantissimi per via che la loro differenza cambia non solo per la marca. Una caratteristica importante da prendere in considerazione è il tipo di onda che questi generano; possono essere onda quadra, sinusoidale modificata, e sinusoidale pura. E’ normale che questi tre diversi tipi hanno anche diversi prezzi, e che quello che costa di più è il sinusoidale puro.
La differenza sta nel fatto che se mettiamo un onda quadra, quando azioniamo un elettrodomestico, si sente sottofondo un rumore. Oltre al rumore, l’elettrodomestico non funzionerà tanto bene, e la sua durata sarà anche ridotta. La sinusoidale modificata limita questo difetto, mentre quella pura, è in tutto e per tutto simile a quella della corrente di casa. Tutti quelli che riportano la sigla PWM ( modulazione di larghezza ad impulso) sono i migliori in assoluto, e i più costosi.
2) Differenza modelli inverter fotovoltaico
Un altra differenza da tenere sotto controllo, è il voltaggio, e il Wattaggio. I volt sono importanti perché se abbiamo un pannello e una batteria a 12 volt, non possiamo mettere un Inverter a 24 volt. Stessa cosa al contrario, pannello batteriaregolatore di carica ed inverter devono essere dello stesso voltaggio. Quindi assodato che i volt devono essere uguali per tutte le parti che compongono l’impianto, prendiamoci cura adesso dei Watt. Per comprare l’inverter col wattaggio giusto, dobbiamo sapere quanti watt ci occorrono nel nostro impianto.
Un esempio per essere più chiari. Se io metto tre pannelli da 300 watt per alimentare una pompa elettrica da 0,75 cavalli che consuma 550 watt; se non metto un inverter di almeno 600 watt con picco da 1200 watt, la pompa non funzionerà mai. Ecco perché sono importanti i Watt, l’acquisto deve essere fatto solo dopo aver calcolato il nostro consumo necessario.
Quindi dopo aver compreso le differenze sul tipo di onda generato dal nostro Inverter fotovoltaico e dei disturbi che può provocare; dopo aver capito anche le differenze su volt e watt siamo certi di poter acquistare quello adatto alle nostre esigenze. Questo ti farà risparmiare soldi e tempo se l’acquisto non è sbagliato; e ti eviterà di causare danni irreparabili. Quello che posso consigliarti, è che se il tuo impianto lo vuoi ampliare andando avanti col tempo; o compri direttamente quello del wattaggio definitivo, o compri quelli parallelabili.
Hai capito bene, esistono in commercio Inverter che come le batterie possono essere messi in parallelo; quindi se ho due da 2000 watt otterrò mettendoli in parallelo 4000 watt. Questo mi da anche dei vantaggi, perché posso risparmiare anche se avrò un consumo di spazio in più. E se sse ne guasta uno, comunque non rimango senza energia.
4) Come installarlo
Per installare un Inverterfotovoltaico dobbiamo fare in questo modo. Gli ingressi dove allacciare i cavi che vengono dalle batterie sono nella parte dietro; mentre davanti ci sono le prese dove collegare il cavo che andrà in impianto. Cosa fondamentale è quella di collegare prima le batterie al regolatore e poi il pannello al regolatore. Dopo collegare l’inverter alle batterie e dopo a l’impianto. Davanti ha anche l’interruttore che quando non si usa conviene spegnerlo.